Di nuovo albergo, e questa volta con ristorante annesso.
Il Cavallo Bianco di Dronero:
Dalle recensioni su
Tripadvisor, che mischia ristorante e albergo, non sapevo che aspettarmi, e le poche su
Booking sono.... poche.
E' sicuramente centrale, è sicuramente un museo di anticaglie (anche in camera), ma sono gentili e premurosi nei confronti dei clienti. Dopo una notte passata male, tra scampanate notturne della chiesa vicina (73 rintocchi!!!) e letto troppo morbido mi hanno cambiato camera in un amen, e senza che io chiedessi nulla. Peccato che la nuova ha il sistema del tubo della doccia da cambiare, e manca di un appoggio per il docciaschiuma. Ma non si può avere tutto per 45 euro a notte, no?
La colazione? Ottima e abbondate: si viene accolti da un self service ricco di dolciumi, yogurt, fette biscottate, e tante altre prelibatezze.
All'andata; come pulcino bagnato per colpa dell'acqua a Genova, e dell'acqua alta stile veneziano a Pegli; mi sono (malauguratamente) buttato sul primo ristorante trovato, quello del colle di Montezemolo, dato che pullulava di moto fuori. Moto, mica camion...
L'esperienza gastronomica è stata al limite del disastroso, hanno un menu con nmila portate, di terra e di mare, ma nessuna che mi facesse dire "lo prendo". E il rapporto q/p è veramente pessimo.
E, casi rari a parte, questo è stato il leif motiv della mia esperienza gastronomica piemontese. A parte il fatto che trovare piatti tipici locali è come cercare un ago in un pagliaio: mission impossible. Eppure dovevo aver imparato la lezione dal
mio viaggio in val di Susa.
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la Bagna Cauda della Coop è migliore
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Chicche al Castelmagno
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Vitello tonnato, tipo supermarket
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gli asterischi sono i possibili prodotti surgelati...
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Per fortuna la sera sono andato in uno dei posti meno peggio del circondario: Rosso Rubino.
Poi ci sono tornato e... beh, una cosa alla volta.
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Già con il menu siamo su un altro pianeta proprio
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Per aggiustare il palato un po' d'insalata russa fatta in casa
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il pane
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Risotto mantecato alla Nino Bergese; prima e
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dopo la averlo mescolato. Buono, non eccelso ma buono
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Coscia di anatra laccata al miele: stupefacente
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Sformatino al gianduia con salsa alla menta, l'odore è strepitoso, il sapore meno
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Caffè con piccola pasticceria: non all'altezza di quello di Parravicini
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Il lunedì è stato un giorno particolare. Pioggia e pazzia di GMaps a parte, però.
In primis a Dronero il lunedì; come già in Val Susa (la sera nella quale ero finito in una gabbia di matti chiamata Da Patrick era, appunto, lunedì); buona parte (il 98%) dei ristoranti è chiuso.
Per fortuna, almeno qui, a differenza della mia esperienza valtellinese, a pranzo ho mangiato mediamente bene.
La mia pausa prandiale è avvenuta intorno alle 14 all'Albergo-Ristorante Vecchia Giacobba a Montaldo di Mondovì
dove mi hanno non solo permesso di rifocillarmi mangiando bene e in maniera abbondante (non ero affamato: di più), ma mi hanno fatto pure pagare un'inezia (sui 20 euro, forse meno)
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Pappardelle ai porcini
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Cinghiale |
Alla Vecchia Giacobba ho incontrato la vecchia, e ormai quasi perduta, ospitalità e gentilezza sabauda.
E da loro ho saputo dell'alluvione che aveva colpito Savona e parte dell'alessandrino.
Mentre la sera... la sera Ottocento
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"pane" tipo pizza, a pallida imitazione della Focaccia al Formaggio di Recco, salatissimo
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Risotto con funghi, assolutamente non male
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Fritto misto. All'italiana? No, di pesce, lol
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Il giorno dopo Langhe e Roero... avrò mangiato in maniera spettacolare, no?
Purtroppo No, soltanto "non male, anzi".
Purtroppo anche loro sono cascati in pieno nella truffa del
biodinamico
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Tajarin,se non ricordo male
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Tortino di spinaci con fonduta delle Langhe: non male, decisamente
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Mentre la sera ho cenato al ristorante dell'albergo, ma non come ospite del medesimo ma come cliente del ristorante.
vale il discorso fatto sopra per Ottocento, ma un po' meglio. Il problema è che non mi ricordo assolutamente che cosa ho preso 😲😲😲
Ed eccoci nella due giorni transalpina.
Il primo giorno al Auberge du bachelard, dove in proporzione la cosa che ho pagato di più è stato il caffè (€2,60), neanche caldo. Anche colpa mia che non sapevo come si dice "dolcificante" in francese (edulcorant hypercalorique, se non ricordo male)
Fapto simpatico: avevo lasciato le chiavi della moto sulla moto (intanto la mia vecchietta malconcia chi la ruba? Nessuno), anche se un po' nascoste dai guanti. Dei clienti che erano usciti dal ristorante le hanno date a chi ci lavora, temendo me la rubassero.
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Quello che ho mangiato (volendo è disponibile la carta del giorno)
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Carote, e sa di carote. Esteticamente bellissimo
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Tipico piatto "un po' di tutto" francese, non male, anzi
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Il dessert, bellissimo da vedere ma parecchio mehdiocre
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E, dati i molti chilometri trascorsi in sella e l'ora tarda cui sono arrivato, altra cena consumata al ristorante dell'albergo. A parte non aver fotografato il secondo, pure il menu mi sono dimenticato di ritrarre... per fortuna questa volta ho il conto.
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Ravioli del plin, di secondo agnello e verdure grigliate
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Pesca ripiena (valida)
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Il pranzo del secondo giorno transalpino è stato, come dire, meno interessante.
Mi sono fermato al Restaurant La Bolée a Guillastre
Dove il menu era semifesso: di antipasto o questo o quello, di piatto forte uno o due, per dessert amba o rabacci.
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Il menu
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la "tourte"
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non riesco a capirlo(più probabile la bistecca)
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La sera sono andato al Hotel Ristorante Draconerium
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Gnocchetti della casa con crema di zucca e scaglie di Castelmagno (se non ricordo male), un contrasto di sapori stupefacente
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Cuore di scamone ai funghi porcini, la carne era molto dura (ho richiesto cottura media), e il contorno era pure peggio
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Se non erro sarebbe Strudel, o comunque un dolce sudtirolese. Evitare accuratamente
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Il pranzo a Racconigi è stato fantastico
Già il nome è un programma anche per noi astemi, poi il menu mette fame al solo leggerlo.
E per una volta mi sono ricordato di fare la foto 😍
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il Menu
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Crespella integrale con radicchio, stracchino e noci, interessante
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Involtini di speck e asparagi con fonduta di Castelmagno, molto particolare
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Sua Maestà il Bunet
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E la sera il ritorno, mesto, da Rossso Rubino (potevo dare una seconda possibilità al Dracocoso, e magari fotografare il menu? Invece ho scelto di "uccidere" un mito)
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Tagliatelle al grano saraceno con zucca e acciughe: discrete, non al livello del risotto
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Uovo cotto a bassa temperatura con fonduta di nostrale e orle: una piacevole sorpresa
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Soufflé alle pere
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la salsa
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La salsa nel soufflé. Mah, nulla di che
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L'ultimo pranzo a Savona, in un ristorante nel quale ero già stato a marzo.
Rispetto a qualche mese fa dal menu erano quasi del tutto scomparsi i piatti vegani e vegetariani. Qualcuno rimaneva, ma nulla di che. Onestamente non avevo voglia di indagare su un cambio di scelta siffatto - saranno affari loro - e mi sono messo a leggere il menu attuale.
Peccato esista un menu parallelo, che è solo da ascoltare... 😁😍😉
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Le trofie al pesto, aria di casa
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Se non erro questo è del rombo, o comunque un altro pesce "povero", buono
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Sogno d'estate (non male)
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Buone strade a tutti.
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