Valtellina 2019: 2300 chilometri in sette giorni

Quest'anno niente castelli, niente arte, niente storia, nulla di nulla delle mie solite vacanze/ferie.
No, quest'anno puro divertimento motociclistico!!!
Pertanto che altro dei mitici passi italiani dello Stelvio, Gavia, Mortirolo e compagnia cantante? Con, in sovrappiù, passi svizzeri come Umbrail, Julier, Maloya, Bernina, eccetera?
Nulla, vero?
Dopotutto mancavano alla mia collezione, ergo perché non fare una bella botta unica, stancante ma emozionante, e non colmare la lacuna?
Inoltre lo Stelvio l'ho fatto in ambo le direzioni, prima est-ovest, e il giorno dopo ovest-est, così posso finalmente dire la mia su quale lato preferisco. Sia in salita che in discesa.
Partiamo dalle mappe (non fedelissime al 100%, per esempio lunedì ho fatto una microdeviazione per benzina... quando poi ho un benzinaio lungo la strada poco dopo meno caro; o sabato, che scendendo verso Merano mi ha fatto fare una piccola deviazione forse per evitare il traffico o forse perché la IA di GMaps più che intelligenza artificiale andrebbe catalogata come idiozia artificiale), con il lunedì in autostrada per il viaggio con lavori in corso e pioggia e freddo
Tra parentesi GMaps ti farebbe fare un giro assurdo, per strade pessime, per arrivare a Tirano. Lo sapevo, e ho continuato sulla statale.
Il ritorno è stato un pelo diverso, con zero (non proprio) lavori, pochi camion, uscita a Tortona, panico che le indicazioni per la SP35 ex SS35 non ci sono e il cellulare è scarico (troppo caldo), pertanto un po' di giri dell'oca su una rotonda cercando di indovinare l'uscita giusta, poi la azzecco, e da li in poi la ex statale ora provinciale 35. Con pioggia da Casella fino a quasi Sottocolle.
Ed ora i giri.
Il primo giorno doveva essere una "riparazione", non ricordandomi se quando ero stato sul Garda avevo fatto o meno la mitica "Strada della Forra" (risposta: si), pertanto era previsto un giro riparatore. Che, inizialmente, era diverso, ma poi Roberto, il titolare dell'Albergo in cui soggiornavo, ed ottimo "map maker", mi ha fatto aggiungere il passo Crocedomini (inizialmente non previsto).
Passo che a salire lato lombardo è bellissimo, ma a scendere lato Trentino è tremendo, con la strada strettissima (carreggiata unica) per svariati chilometri, percorsi a velocità molto lenta e con il dito indice perennemente o quasi sul clacson. E per fortuna, che gli automobilisti da quelle parti vanno abbastanza allegri.
Poi, arrivato a Tremosine, ho dovuto cambiare i programmi perché la strada che volevo fare per tornare al lago di Garda era chiusa (nel mio senso di marcia), pertanto mi sono dovuto subire la lunga strada che mena verso Brescia, Iseo, eccetera...
Mercoledì trippa (che ce lo so che è del giovedì)? No, i laghi di Cancano. Se la strada fosse stata migliore li avrei visitati, ma essendo una pessima strada bianca mi sono fermato al rifugio, fatto delle foto, e poi preso per Livigno con i suoi passi, poi Svizzera, dove verso lo Spluga ha iniziato a diluviare e a fare un freddo totale, così come al Forcola di Livigno. Bello il Julier, con coperto ma niente pioggia, e sole al Foscagno.
Giovedì di nuovo Svizzera, con il Bernina al gran completo, la magnificenza delle curve veloci del Maloja (o Maloya); per poi tornare in Italia ed affrontare si il fantastico Passo San Marco, ma anche i due maroni derivanti dal traffico beccato nelle valli bergamasche (val Brembana e val Seriana) e a Bergamo, per poi tornare, passando dall'Iseo, a Tirano.
Venerdì tanta Sfizzera (Albula, Fuorn, Fluela, Umbrail) ma anche il primo Stelvio (est-ovest). E, stano ma vero, un incidente in Svizzera, andando dall'Albula a Davos.
Davanti a me, e alle due macchine che mi precedevano, c'era un camioncino arancione che portava della terra. Non so che sia successo ma si sente un gran rumore e il camioncino era sdraiato per terra , con il conducente fortunatamente illeso (gli automobilisti sono accorsi subito ad accertarsi delle sue condizioni, e a chiamare la polizia, che ho visto arrivare da Davos su una macchina da Gran Turismo, tipo Porsche), e la carreggiata occupata dal mezzo e dalla terra. Viene testé creata una piccola zona dove far passare noi (4 in totale) motociclisti. Efficienti, in casa loro, gli automobilisti svizzeri!!!

il camioncino ribaltato
Sabato le classiche: Stelvio (ovest - est) (con puntata veloce all'Umbrail), Tonale, Gavia (che essendo interrotta la strada che da Santa Caterina Valfurva mena a Bormio me lo sono dovuto pippare due volte dal lato più difficile e, si, noioso), Mortirolo (che essendo chiusa la strada di cui sopra me lo sono dovuto fare da Monno, pertanto dalla parte più facile: la mia anca destra ringrazia sentitamente).
E allora lo Stelvio?
Da qui in poi parte un IMHO (in my humble opinion) di proporzoni gigantesche.
In salita la parte che preferisco è quella da Bormio: curve ampie, si facili, ma belle veloci, con qualche tratto tecnico e un punto "noioso" (il semaforo per il tunnel). L'altra parte è una sequela interminabile, e anche noiosa, di tornanti (40 in totale) secchi e lenti, che ho trovato esasperante.
In discesa mi piacciono entrambi, ance se per motivi diversi.
Il lato Bormio è come un bel SuperG o un gigante veloce; mentre il lato altoatesino è più tecnico, difficile, impegnativo: come un bello slalom speciale sulla Ganslern.
In pratica la salita da Bormio e la discesa verso Prato allo Stelvio formano lo Hahnenkamm del motociclismo.
Il panorama migliore? Quello che si gode dal lato lombardo. Però l'immagine dei tornanti del lato trentino fa impressione.
Rimpianti o cose che non ho avuto tempo o modo di fare? Solo uno: il Ponte nel Cielo vicino Tartano, la cui strada d'accesso è un piccolo, ma anche stretto, capolavoro, con bei tornanti uno dopo l'altro. Magari la prossima volta, oppure quando andrò sul lago di Como...
Ed ora un po' di foto:
salendo al Crocedomini




di qua o di la?
Tirano
Salendo verso i laghi di Cancano

semplicemente spettacolare





lago delle Scale

lago di Cancano con diga


gli incredibili tornanti per salire ai laghi
svizzerismo

mucchismo

svizzerismo 2

svizzerismo 3

lago di Silvaplana


Maloyapass

i tornanti del Maloja




lago d'Iseo

Bernina








campanile sommerso di Resia


i tornanti dello Stelvio lato Trentino

il sacrario al passo del Tonale

motoimbecille al Tonale


due foto del Tonale








immagini del Mortirolo

Basilica di Tirano

Isola Bella


Note varie:
1) la benzina costa meno del diesel
2) e costa meno che in Italia
3) non sono poi così "perfetti"
4) tipo il cibo che fa schifo (poi parlerò di ristoranti e company), ma almeno non ti ladrano
5) pullula di lavori in corso
6) se fa bello dal Bernina diluvia al confine italiano verso Chiavenna, e l'esatto contrario
7) hanno dei collegamenti bus geniali
8) il trenino del Bernina è uno spettacolo anche il solo vederlo passare
9) sabato, scendendo verso Prato allo Stelvio, noto un autobus altoatesino in difficoltà. Mi fermo per farlo passare, il guidatore mi si accosta, tira giù il finestrino, e inizia un infinito discorso in tedesco. Che io, ovviamente, non ho capito. Al mio "Sprichst sie Italienisch?" alza le braccia, le abbassa, ed esclama "ach, dankeschön".
10) no, che poi pure salendo il Gavia, mi imbatto in un motociclista forse tedesco, forse austriaco, forse svizzero, che mi fa un pippone in tedesco (forse mi diceva che la strada per Bormio è chiusa? come se non lo sapessi? O forse mi rimproverava perché avevo fatto male il tornante, e grazie al cazzo ma con l'anca destra che fa male/da fastidio a volte, per me, farli è già un miracolo?). Cioè, ma questi pensano di parlare una lingua universale tipo inglese, francese, spagnolo (che sono quelle che parlo e/o capisco), portoghese?
11) salendo al Mortirolo, causa sole negli occhi (e, temo, una leggera forma di fotofobia), per poco non vado addosso, in un tornante, a una macchina... che non avevo assolutamente visto 😐😑😦😮😲 Poco dopo mi sono riparato gli occhi... si, se vedete un pirla con un cappello da tennis sotto il casco sono io, ma devo fare di necessità virtù, e al Decathlon le visiere erano finite).
Vlamps

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