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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

[half] Daily trip: 100 croci sul Tomarlo

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Giretto interessante oggi pomeriggio: casa. Tomarlo, Montevaccà, Cento Croci, casa (ovviamente senza dar soldi ai ladri delle concessionarie autostradali ): Quasi 200 chilometri in quattro ore e mezza. E potevo arrivare prima se: 1) alle pompe di benzina dell'Iper di Carasco non ci fosse stata un po' di fila, chi faceva la spesa (sopra €N) aveva diritto a un buono sconto alle pompe Enercoop (nota a margine: mentre i benzinai di "Santallo" - Santa più Rapallo - si sono coalizzati per tenere prezzi simili, intorno a €1,8nn; dalle parti di Sestri Levante. già noti ladri di loro, la benzina scende intorno al 1,75, mentre a Lavagna e Chiavari ha una media, Enercoop di Carasco esclusa, di 1,7nn. Pure a Santo Stefano d'Aveto e Varese Ligure il prezzo è più basso del cartello di "Santallo". Unico posto dove ti furtano ulteriormente è Rezzoaglio, dove la pompa è sui €1,9nn) 2) salendo verso Rezzoaglio non mi fossi beccato un po' di anziani impediti a

[half] Daily trip: e io rinascerò, cervo autunnale

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Di myself - it.wikipedia, Pubblico dominio, Collegamento Giro strano, oggi, per (almeno) due motivi. Il primo dato dalle condizioni atmosferiche, che se nel lungomare erano inizialmente spettacolari (ora è nero come la pece), nell'interno erano assai variabili con tratti tendenti al "ora diluvio" Il secondo dovuto a un tratto di strada da paura, veramente pessimo. Però, sostanzialmente, vaffanculo: stanco ma divertito e felice. E' quello che conta, no? La strada fino a Vobbia l'avrò fatta diverse volte, per giretti passando dal castello della pietra. Ma non ero mai stato dall'altra parte, che porta in val Borbera. Intanto nella strada che mena da Crocefieschi, paese che ha dato i natali al mitico bomber Roberto Pruzzo , a Vobbia ho incontrato un... boh. Nel senso: credevo fosse un cervo (autunnale, non a primavera), ma invece era un daino con il vello non da "bambi" Di 4028mdk09 - Opera propria , CC BY-SA 3.0 , Collegamento Da Vobbia l

Val d'Aosta 2018: curve, tornanti e anche bei posti

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La Valle offre strade fantastiche per il motociclista: larghe, ben tenute, ben asfaltate, ben tutto. Saranno pure 4 gatti (esattamente 125 mila abitanti per 3260 kmq, con una densità di meno di 39 abitanti per kmq), ma sanno come vivere, come rispettare il codice, come comportarsi, come essere gentili. E bei posti da visitare. Ma, anche, un'amara sorpresa. Partiamo dall'inizio, disse colui che iniziò a scalare una montagna dalla vetta. Ovvero da lunedì. Mi alzo ed è brutto tempo. Però, voltando lo sguardo verso Aosta, si vede il sole. E allora fanculo il programma dei giri messo su Google Drive e, via, invece che Bard/Issogne/Verres si va ad Aosta. Passando per due castelli che... vabbè, non sono visitabili. Uno è il Castello Passerin d'Entrèves di Saint-Christophe , che è una residenza privata (come quello di Châtillon ) , e l'altro è il Castello Jocteau o Duca degli Abruzzi , che ospita il comando della Scuola militare alpina di Aosta e un piccolo museo del

Val d'Aosta 2018: cibo, sonno & co.

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Per la prima volta, dopo tanti anni tra ostelli ( Bologna , ma è anche albergo), alberghi e, ultimamente, B&B, questa volta è toccato a un affittacamere: CameraFenis (stando a Booking, mentre sul loro sito si fanno chiamare " VacanzeFenis " a, indovinate un po'? Si, bravo tu all'ultimo banco, esatto: Fenis. Chi ha detto Issogne scriva 100 volte sul diario "sono una bestia, sono un somaro". Pulito, confortevole, per la colazione ti arrangi (nelle camere c'è di che arrangiarsi tra frigorifero, tazze, bollitori, caffettiere, eccetera). Inoltre il titolare, Corrado, è pure lui un motard, e si diverte spesso in giro con la sua GoldWing. Spesa totale per 6 notti 210€ (si, la Valle d'Aosta è più cara della val di Susa). Con il cibo, invece, un rapporto di odio e amore. Ad alcuni ristoranti fantastici e strepitosi fanno contraltare altri veramente pietosi, o più "casalinghi", nel senso peggiore della parola. Lunedì a pranzo il peggior