Val d'Aosta 2018: cibo, sonno & co.


Per la prima volta, dopo tanti anni tra ostelli (Bologna, ma è anche albergo), alberghi e, ultimamente, B&B, questa volta è toccato a un affittacamere:
CameraFenis (stando a Booking, mentre sul loro sito si fanno chiamare "VacanzeFenis" a, indovinate un po'? Si, bravo tu all'ultimo banco, esatto: Fenis.
Chi ha detto Issogne scriva 100 volte sul diario "sono una bestia, sono un somaro".
Pulito, confortevole, per la colazione ti arrangi (nelle camere c'è di che arrangiarsi tra frigorifero, tazze, bollitori, caffettiere, eccetera). Inoltre il titolare, Corrado, è pure lui un motard, e si diverte spesso in giro con la sua GoldWing.
Spesa totale per 6 notti 210€ (si, la Valle d'Aosta è più cara della val di Susa).
Con il cibo, invece, un rapporto di odio e amore.
Ad alcuni ristoranti fantastici e strepitosi fanno contraltare altri veramente pietosi, o più "casalinghi", nel senso peggiore della parola.
Lunedì a pranzo il peggiore (lato q/p, se la gioca per il titolo assoluto): Ristorante Bo'ja Fa'uss a Donnas. Inconcepibile come abbiano rovinato piatti semplici, e il tutto pagando uno sproposito.

Mentre a cena uno che se la gioca per la palma del migliore (in assoluto): il ristorante dell'Hotel Comtes de Challant. Spettacolo. Raccomando vivamente il dolce della casa:


Lunedì, a pranzo, ho pranzarto discretamente bene (bene in rapporto al prezzo) al ristorante AdForum, per il quale consiglio codesto risotto:

Mentre, alla sera, vado alla Trattoria Le Bourg, altamente raccomandatami dai miei ospiti, con la moglie che lo descrive come un locale con "un menu particolare, molto innovativo".
Se questo è innovativo...

Il piatto meno peggio da me provato? Questo:

Mercoledì pranzo a Issogne, al ristorante Al Maniero, dove, con 33€, prendo la zuppa valpellinentze (peccato la mancanza di pane nero assieme al bianco), dell'agnello alle erbe e delle verdure al vapore. Intrigante la zuppa, benino l'agnello, mah le verdure.

La sera una banale pizza alle verdure al "Bar Ristorante pizzeria Lo Bistrot", dal nome altisonante, prezzi delle portate del ristorante fuori di melone tanto sono alti, e allora che fare se non deviare su una pizza come tutti? E io la pizza non la giudico, è solo un ripiego.

Giovedì si travalicano le alpi e, passato il Piccolo San Bernardo scendo a Bourg Saint Maurice dove pranzo al "le chalupot", dove ho preso il menu del giorno (salade de pomme de terre, insalata di patate con uova sode e noci; filet de poulet mouseline de carotte, filetto di pollo con crema di carote; panna cotta o, come scrivono loro, pannacotta), piuttosto passabile, soprattutto visti i prezzi delle portate (un hamburger tres chic in giro costava sui 15/20 euro, sono fuori come un copertone questi).

E alla sera mi sono un po' rifatto alla Antica Trattoria Champagne a... Champagne o Champagnet, frazione di Verrayes. Ho preso tagliatelle ai funghi freschi, decisamente non male, per dessert del bunet piemontese e per secondo della trota salmonata al carpione all'aceto di lamponi, ricetta tipica valdostana ma che, non so se per colpa della cucina o della ricetta, non rende onore a uno dei miei pesci d'acqua dolce preferiti.

Il giorno dopo verso le terre dei walser, e dove mangiare se non in una birreria? Bierfall a Gressoney Saint Jean doveho preso il piatto bavarese (wurstel, lardo, prosciutto alla piastra) e, per uccidermi del tutto, la bavarese ai mirtilli.

Alla sera mi sono rovinato la digestione al Ristorante Chatelaine (dove non specificato i ristoranti sono a Fenis), dove a un primo di mia pessima scelta (zuppa di farro) per stare leggeri dopo il pranzo alla tedesca, ho fatto seguire l tagliere dei formaggi valdostani. A mio avviso presi in qualche supermercato, e di valdostani c'erano sicuramente il blue d'aosta e la (penosa) fontina, mentre degli altri mica sono sicuro. E due marmellate due come compagnia:

Se la gioca come peggior ristorante in assoluto con il Bo'ja Fa'uss di Donnas come peggiore, e forse vince. Senza il forse
Il giorno dopo l'apoteosi culinaria:

a pranzo ad Aymaville presso il Old Grizzly Cafè, dove con la modica spesa di 22€ risotto con grappa e mirtilli, da sturbo; e carbonada con polenta di secondo, molto buona. Il migliore per rapporto q/p.

Al pomeriggio un gelatino affatto male alla Gelateria Buzzi di Nus:


La sera, alla Maison Rosset, l'apoteosi della cucina valdostana (qui l'elenco delle portate, è cambiato il gelato finale), il tutto a 35€ compresi acqua (naturale loro), vino Mon Raisin di Maison Rosset, caffé, grappa e tisana digestiva (realmente utile e funzionante)

Andateci, ma non fate come me "ad ingozzarvi": mangiate con calma, masticate bene, altrimenti appesantite inutilmente lo stomaco.
Si gioca la palma del migliore in assoluto con il Comtes de Challant.
Burp, lampeggi e dita a V

Commenti

Post popolari in questo blog

[half] Daily trip: un pulcino bagnato

Cuneese 2021: variabile con brio

Umbria 2022