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Visualizzazione dei post da 2015
Doppio mehlto
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Le due mostre del Ducale sono sicuramente interessanti anche se, analizzandole bene, si nota che quella pittorica è una serie di piattini che lasciano l'amaro in bocca perché ognuno dei pittori presenti meriterebbe una più ampia e congrua personale. Brassai è molto interessante, anche se si veleggia tra foto veramente belle e alcune, soprattutto qualcuna delle notturne a destra entrando nella prima sala, veramente meh. Numerose le foto con persone, che se le fai adesso prendi dei pattoni sonori, e con bambini, che adesso rischi il linciaggio per pedofilia. Venti euro le due mostre, più dodici di all you can eat: si, il rapporto q/p è giusto La giornata genovese si è poi conclusa chez gelateria Gaggero di Nervi, inserita tra le migliori 50 d'Italia Cioccolato nero e panera in cono per un totale di €2Vale le 50 migliori gelaterie d'Italia?La panera è particolare... Posted by Adolfo Sehnert
Daily trip: Turchino & Faiallo, tra curve, tornanti & rosari
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La mappa, tanto per cambiare: Posted by Adolfo Sehnert on Venerdì 16 ottobre 2015 On the road Posted by Adolfo Sehnert on Venerdì 16 ottobre 2015 Fino a Voltri è il solito, anche se passare da corso Italia è, in certe fasce orarie, meglio di corso Europa, soprattutto quando diventa Corso Gastaldi. E' altresì vero che la zona del Gaslini è un piccolo inferno, ma almeno si arriva prima ad imboccare la Sopraelevata. A proposito di questa strada, è incredibile come alcuni nesci vadano piano all'inizio ed alla fine, per poi dar gas: non sono in azione dei meri rilevatori di velocità ma un sistema cosiddetto "tutor" dove viene calcolata la velocità media con cui si percorre quell'arteria. All'inizio ed alla fine ti fotografano con ora di ingesso ed uscita, e calcolano la velocità media tenuta dal guidatore del mezzo. Ma giusto così, che i nesci pasturino le asfittiche casse del comune di Genova, che noi rimaniamo ai 60 costanti o poco
Daily trip: Sassello & Mandrogni
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Il giro originale, sto usando il cellofono perché non ho connessione a casa, (e, pertanto, non posso includere mappe e foto) prevedeva il seguente giro: Santa Margherita Ligure, Recco, Uscio, poi fino a Voltaggio, Gavi, Ovada. Piancastagna, Sassello, Varazze e, poi, tornare beccandosi la coda a Genova. In realtà è stato: Santa Margherita Ligure, Albisola, Sassello, Acqui Terme, Ovada, Gavi, metà strada tra Serravalle e Vignole Borbera, Busalla e solita strada tra la Val Fontanabuona, Uscio e Recco (con fermata chez Tossini per due pezzi di focaccia al formaggio alle 17:10, pranzo e merenda in una botta sola). Giornata splendida, calda ma non troppo, peccato per le pessime condizioni delle strade sia nell'entroterra savonese che nell'alessandrino. Visti alcuni splendidi borghi medioevali (appena torna la connessione, se torna, metto tutto), guidato per parchi ( Capanne di Marcarolo tra i tanti) e strade (di Fausto Coppi) carichi di storia e natura. Bella giornata, non tr
[Half]Daily trip: Passo della Bocchetta
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Iniziamo con il solito, immancabile classico: la mappa del giro: Fino a Borgo Fornari l'ho fatta mille e mille volte, poi... prima volta per me. E ieri è stata la volta della mia prima Cisata, ergo... :) La strada inizia male, poi migliora in provincia di Alessandria, anche se i lavori sono ancora in corso d'opera. Prima di Voltaggio si svolta a sinistra, verso il Passo. La strada è un piacevole susseguirsi di curve e controcurve, con una piacevole pendenza di leggera salita. Arrivati al Passo (che necessiterebbe di una profonda manutenzione), fatta la prima curva a destra e si gode di uno spettacolo incredibile (no, niente foto) sulla sinistra, con una piacevole stratificazione visiva delle colline che digradano verso il mare. Entrati in provincia (pardon, città metropoliROTFL) di Genova la strada cambia: cure e tornanti secchi su strada stretta e in forte pendenza in discesa. Il giro è bello è piacevole, ma ha due difetti: 1) attraversare Genova, città che, dal p
Daily trip: A cavallo di tre regioni
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Partiamo con la mappa, tanto per non dimenticare le vecchie, cattive abitudini di un tempo: Tre passi in un giorno: Bracco, Cisa e, nel mio caso, Bocco. Volendo si può scegliere, al posto del Bocco, Cento Croci oppure il buon, vecchio e alto (1500msl circa) Passo del Tomarlo ( link su un giro per alternative fatto 3 anni fa). Bracco con molto sole ma ventoso assai, e con il solito problema, in provincia di Spezia (anzi, appena finisce il territorio comunale di Sestri Levante, per cui ben prima) di un manto stradale poco curato e un lungo, continuo e quasi (toppe qua e la escluse) infinito avvallamento nella corsia destra della strada (quella di marcia andando verso Spezia). Cisa molto bella, molto fredda, qualche foglia portata dal vento in carreggiata, anche aghi di pino, ma, sostanzialmente, si gira fottutamente bene tenendo una velocità di crociera un po' briosa. Tra la Cisa e Berceto mi sono fermato a mangiare al bar ristorante pizzeria Internazionale, locato in lo
[Half]Daily trip: Porto Venere
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Partiamo dal tragitto (sola andata, al ritorno, a Borghetto Vara, ho preso l'autostrada: Pomeriggio libero. WoW, figata, si va a... sgroan, guarda come si sta annuvolando, 'fanculo, andiamoci a prendere un caffè al bar. Mentre vado al bar il cielo si apre, e mi sale l'eccitazione del viaggio. Vado, consumo, dai un po' di faccialibro... o cazzo, ho lasciato il cellofono a casa. Esco dal bar, cielo che definire nero è poco, mi svesto, prendo il cellofono, cazzeggio, guardo fuori (15:40) e c'è il sole. Fanculo, vado. Presi una decisione ottima e che non rimpiango. Ok, visitato con il pepe al culo, è stata più un assaggio che altro. Ci ritornerò. Dopotutto Porto Venere è un must see della provincia di La Spezia: molto affollato, con un mucchio di stranieri (ma anche italiani), molte aree pedonali, bar e ristoranti pieni anche ad orario da "aperitivo", matrimoni sfarzosi, eccetera. Altro che #livesanta (facciamoci ridere dietro da tutti, mi raccomando).
[Half]Daily trip: Castello della pietra
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Partiamo dal tragitto (viaggio effettuato il pomeriggio del 17/06, ma ho avuto tempo solo ora): Vale la pena farlo? Si, anche se fino al 5 luglio il castello è chiuso. Poi riaprirà tutti i festivi (quando io lavoro) dalle 10:30 alle 17:00. Dal punto indicato d'arrivo (spannometricamente indicativo) si gode una bella vista del castello dal basso... quando vedete un punto del fiume "attrezzato" ci siete, oppure andate ancora un po' avanti.
Bologna for food
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Questo post mi è stato "ispirato" quando, oggi, sono andato al supermercato a fare la spesa. In un frigorifero c'era, by Buitoni (azienda nata a Sansepolcro ma in seguito trasferitasi a Milano), la "lasagne di Bologna". Con tanto di ragù tipico. E fin qui va bene. E la classica sfoglia bianca. Queste non sono le tipiche lasagne alla bolognese, assolutamente no, anchwe se molti (non bolognesi) si intestardiscono a dire il contrario. Una scatarrata in un occhio è l'unica risposta che questa gente si merita. Dopotutto costoro pensano che i tortellini vadano cucinati con il ragù: rob 'e matt!!! Innanzitutto la vera lasagna di Bologna è verde: ricetta . Mentre sfoglia bianca e ragù sono i topoi di un altro grande classico della cucina locale: le tagliatelle. Mentre i tortellini vanno rigorosamente solo e soltanto in brodo. Qualsiasi altra ricetta (ragù, panna, salcazzo) non è bolognese. Può essere di Milano quanto di San Lazzaro di Saven
Bologna for fun
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Ovvero: albergo (ostello, meglio), ristoranti, gelaterie, luoghi sfiziosi ed altro ancora. Una premessa: a mezzogiorno ho mangiato essenzialmente "finger food" (che fa tanto figo dirlo e scriverlo quanto ti rende un totale idiota quando si scopre di cosa parli: cibo da asporto. Ovverosia pizzette, frittelle, focaccia, patatine fritte, eccetera), principalmente da pizzAltero (una catena emiliano-romagnola. Giudizio: buitonesca), da un"asporto" che utilizza farina di kamut (giudizio: vende anche specialità liguri e leccesi... però le seconde non sono malaccio) che dovrebbe trovarsi all'inizio o a metà di via degli Orefici e in un altro luogo di cui non ho memoria. Per chi beve alcoolici: un salto alla famosissima Osteria del Sole è un must. Tra l'altro ci si può portare il cibo da casa (o comprarlo altrove), prendere il ino e pasteggiare li. E' perennemente strapieno di gente di ogni età e censo (si: io notoriamente astemio, ci sono entrato. Non bevo,
Bologna la rotta
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Appena tornato da Bologna, detta "la turrita", o " la piccola Roma " (dopotutto stiamo parlando del secondo comune per importanza, dopo Roma, ai tempi dello Stato della Chiesa). Da dove partire per descrivere questa città? Dalle sue mille contraddizioni? Dalle sue mille chiese? O non è, forse, meglio partire dai suoi abitanti? Ecco, i bolognesi son persone di cuore, solari e gentili. Veramente un altro mondo rispetto alla Liguria, terra di migugni e musi lunghi. Bologna è una città che guarda molto al futuro, con la costruzione di una linea (i cantieri sono aperti, e tagliano di netto il centro della città ed impediscono od offuscano paesaggi cittadini estremamente importanti e belli) di autobus "autoguidati" (ma che avranno comunque bisogno a bordo di un conducente... ma non sono autoguidati?), ma è altrettanto incapace di vedere le innumerevoli buche, i tanti avvallementi nel terreno, i troppi scalini sconnessi che ne caratterizzano, in negativo,