Daily trip: Turchino & Faiallo, tra curve, tornanti & rosari

La mappa, tanto per cambiare:




On the road
Posted by Adolfo Sehnert on Venerdì 16 ottobre 2015


Fino a Voltri è il solito, anche se passare da corso Italia è, in certe fasce orarie, meglio di corso Europa, soprattutto quando diventa Corso Gastaldi.
E' altresì vero che la zona del Gaslini è un piccolo inferno, ma almeno si arriva prima ad imboccare la Sopraelevata.
A proposito di questa strada, è incredibile come alcuni nesci vadano piano all'inizio ed alla fine, per poi dar gas: non sono in azione dei meri rilevatori di velocità ma un sistema cosiddetto "tutor" dove viene calcolata la velocità media con cui si percorre quell'arteria. All'inizio ed alla fine ti fotografano con ora di ingesso ed uscita, e calcolano la velocità media tenuta dal guidatore del mezzo. Ma giusto così, che i nesci pasturino le asfittiche casse del comune di Genova, che noi rimaniamo ai 60 costanti o poco meno.
Dopo questa digressione veniamo a bomba.
Le strade, su entrambi i passi, sono tenute veramente male.
Inoltre, soprattutto sul Faiallo, tra zone in ombra ed umide (se non bagnate), aghi di pino, foglie d'alberi e ricci di castagno il piacere di guida, nella primissima parte iniziale e, poi, nel savonese, è alquanto compromesso.
Da rifare in periodo più adatto (tarda primavera o estate).
Invece che verso Albisola ho preso la deviazione per Varazze, strada carina ma alquanto dissestata e, come l'altra, anche qui lavori in corso.
Il viaggio di oggi mi ha proposto i seguenti spunti di viaggi futuri:
1) una visita al Beigua, why not?
2) Sassello - Ovada - Masone - Turchino

che è una "bazzecola" di poco meno (traffico e lavori a parte) di 6 ore.
3) che la parte occidentale di Genova è strazeppa di sorprese piacevoli, per chi guida senza pepe al culo. Ho visto, a una rotonda dove si può andare o a Begato e Sestri Ponente o verso Voltri e Savona, dove ho notato una grossa concessionaria d'auto (Europa24? Boh, non la trovo sulle pagine gialle), guardando verso monte, una bella chiesetta appollaiata su un colle.Ma non è l'unico edificio, sacro o meno, interessante da visitare in quella parte di Genova che dal centro mena verso il savonese. Il tutto tacendo delle attrazioni, alcune per me nuove (visto che non ci faccio mai caso), in zona porto antico.
Forse non tutti sanno che la strada da o verso Sassello passa da un passo: (o, meglio, valico) Colle di Giovo.
Domanda a margine: visto che sono arrivato alla Foce alle 15:00, mi son detto: perché non fare un salto a vedere le mostre al Ducale?
Risposta a margine: perché posteggi per moto meno di zero
Note a margine: ma i ciclisti sono stop e semaforo rosso esenti? Perché stavo per strinarne uno nel ritorno in una frazione di Sella che non ha rispettato lo stop. Per tacere di tutti quelli che, nel tragitto, non solo degli stop, ma pure dei rossi se ne fregavano. Rischiando di mettere sotto i passanti... finché non beccano quello grande e grosso e incazzato che li riempie di legnate. Piuttosto, ma le guidatrici donne si dividono in due categorie? Da una parte le incapaci croniche; dall'altro quelle che escono dal posteggio con il cellulare in mano, senza frecce e che se non freni gli finisci addosso? Per tacere di un certo sputerista su poltrhonda che, senza frecce, taglia la strada a un furgone e vuole aver ragione lui.
Ma vogliamo levare gli idioti e gli incapaci dalla strada o cosa?
Però il ciclista ultrasettantenne (se non oltre), che con una bici scabercia e abbigliamento "a la Lidl" (o, meglio, ad minchiam) si faceva il Faiallo in allegria e con cui mi sono fermato in piacevole conversazione, è un mito.








Che c'entrano i rosari? Ci vuol poco a capire di cosa li ho fatti in certi tratti di strada.
Post Post Post Post scriptum: il tragitto è breve, poco più di mezza giornata.
Lampeggi a tutti.

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