Daily trip: Vigoleno, o del perdersi in un bicchier d'acqua con Maps
Vigoleno, o uno dei più bei borghi e castelli e masti d'Italia, ed è a non troppi chilometri da qui: come non andarci?
Semplice: perché esiste Google Maps (all'andata) o HERE WeGo (al ritorno).
E per poco non finisco altrove.
Mappa andata circa:
però:
prima di Piane di Carniglia (Bedonia) mi fa girare in via Cerri, per poi farmi tornare sulla strada principale a Barca
nulla di assurdo, strada larga e il tempo di percorrenza è simile.
Però, verso l'uscita dalla cittadina di Varano de Melegari mi fa prendere un'altra deviazione assurda (strada Boccolo), che se inizia larga finisce in una... boh, strada sterrata? mulattiera? Mica l'ho capito.
Il problema delle app di "mappa" (Google Maps, HERE, Waze, eccetera) è che sono pensate per gli automobilisti (Gmaps, poi, consuma molta più batteria delle altre) e non per i motociclisti, e funzionano secondo il concetto "strada più breve, tempo di percorrenza minore".
Mi si permetta un sonoro
Forse vale per le auto (e ce le voglio vedere le familiari o le sportive affrontare sterrati o mulattiere), di certo non per le moto.
Serve assolutamente una app mappe pensata per noi motociclisti.
HERE voleva farmi fare per forza il Bocco, al ritorno, che quando ho preso per il Tomarlo ha preso a impazzire, voleva a tutti i costi farmi tornare indietro. O farmi prendere deviazioni assurde. Poi si è calmato, ma molto poi.
Il pranzo ha avuto luogo in questo locale qui:
dove, per 30€, ho degustato un piatto di gigli (o altro che inizia con g) alle ortiche, assolutamente non male; a seguire dell'oca con purea di mele, che è la morte sua; per dessert un tiramisù al cocco pessimo (probabilmente industriale), oltre al pane e due bottiglie d'acqua.
Il ritorno è stato in mezzo alla campagna tra Piacenza e Parma: bello, soprattutto per i moltissimi tornanti, ma stancante, complici anche le molte buche e un manto stradale al limite del penoso:
Per Google Maps e HERE è più lunga, ma perché non mi hanno mai visto fare il Tomarlo.
Bike isn't car.
Lampeggi e alla prossima
Semplice: perché esiste Google Maps (all'andata) o HERE WeGo (al ritorno).
E per poco non finisco altrove.
Mappa andata circa:
però:
prima di Piane di Carniglia (Bedonia) mi fa girare in via Cerri, per poi farmi tornare sulla strada principale a Barca
nulla di assurdo, strada larga e il tempo di percorrenza è simile.
Però, verso l'uscita dalla cittadina di Varano de Melegari mi fa prendere un'altra deviazione assurda (strada Boccolo), che se inizia larga finisce in una... boh, strada sterrata? mulattiera? Mica l'ho capito.
Il problema delle app di "mappa" (Google Maps, HERE, Waze, eccetera) è che sono pensate per gli automobilisti (Gmaps, poi, consuma molta più batteria delle altre) e non per i motociclisti, e funzionano secondo il concetto "strada più breve, tempo di percorrenza minore".
Mi si permetta un sonoro
STOKAZZO
Forse vale per le auto (e ce le voglio vedere le familiari o le sportive affrontare sterrati o mulattiere), di certo non per le moto.
Serve assolutamente una app mappe pensata per noi motociclisti.
HERE voleva farmi fare per forza il Bocco, al ritorno, che quando ho preso per il Tomarlo ha preso a impazzire, voleva a tutti i costi farmi tornare indietro. O farmi prendere deviazioni assurde. Poi si è calmato, ma molto poi.
Il pranzo ha avuto luogo in questo locale qui:
dove, per 30€, ho degustato un piatto di gigli (o altro che inizia con g) alle ortiche, assolutamente non male; a seguire dell'oca con purea di mele, che è la morte sua; per dessert un tiramisù al cocco pessimo (probabilmente industriale), oltre al pane e due bottiglie d'acqua.
Il ritorno è stato in mezzo alla campagna tra Piacenza e Parma: bello, soprattutto per i moltissimi tornanti, ma stancante, complici anche le molte buche e un manto stradale al limite del penoso:
Per Google Maps e HERE è più lunga, ma perché non mi hanno mai visto fare il Tomarlo.
Bike isn't car.
Lampeggi e alla prossima
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