Una moto, tanta passione e la voglia di girare per questo vasto mondo. Con calma.
[half] Daily trip: va l'aspro odor de i vini
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200 chilometri abbastanza piacevoli, soprattutto in Piemonte (ma anche li le opere stradali estive non scherzano: ma che cervello bacato si deve avere per iniziare dei lavori, di asfaltatura o poco altro, nella seconda metà di luglio?), soprattutto tra Novi e Gavi, dove vi sono i filari, i vitigni, ove va l'aspro odor de i vini l'anime a rallegrar.
Mappina:
La stazione di Arquata è presente perché è un'ottima sosta in caso si debba far due gocce d'acqua, oppure qualche litro.
E prima o poi a Novi ci dovrò andare seriamente, passandoci una giornata, perché pare borgo parecchio interessante (centro storico, non la parte industriale).
Ma noi Novi Ligure la vogliamo ricordare anche perché:
Oggi pomeriggio libero e bel giretto, non lungo ma in posti che non visitavo da tempo, programmato in ogni minimo dettaglio, gelateria inclusa: Però i tizi noiosi sono sempre dietro l'angolo, e quelli o fanno le pentole, o i coperchi, o i copechi, o scassano la uallera in qualche modo. Ebbene: iniziando la strada per la val d'Aveto le nuvole sono nere, si sente puzza di pioggia, dopo Borgonovo inizia a povere, e a Borzonasca, anzi qualche centinaio di metri prima, letteralmente diluvia. Mi fermo, mi metto il mitico poncho Dechatlon da manco 6 euri addosso, giro il muso, e ritorno sul lungomare dove, ovviamente, splende il sole. Sestri Levante, mumble, se collina dev'essere allora Varese Ligure, arrivo a Castiglione Chiavarese e la temperatura inizia a diminuire in maniera drastica, oltre ad esserci l'asfalto bello bagnato. Arrivo al bivio per Velva e torno indietro. A Chiavari giro per la Val Fontanabuona, per fortuna non ci sono più le nuvole nere (la ualler
No, non l' ex stopper della Juventus . No, è che il tempo è stato, come dire, l’ennesimo bastardo di Pizzofalcone. Quantomeno per i primi due giorni. All'andata a Pegli c'era parecchia acqua per strada, tanto da superare l'altezza dei miei stivali da moto e portarmi all'arrivo con i piedi bagnati e diacci. Prendo l'autostrada e, beffa delle beffe, al casello successivo, Genova Prà, c'è un pallido sole. Però non esco fino a Millesimo, da li mi catafiondo al Dechatlon di Cuneo per prendere un "kway" dei poveri (14,99), taglia 3XL, affinché copra la mia parte superiore vestita da moto... e il compito l'esegue in maniera spettacolare. Dronero by night Panoramica con il ponte del diavolo Ponte del Diavolo Ponte del Diavolo dal ponte nuovo Da li fino all'arrivo il tempo diventa di stampo "variabile" In pratica la mia "mappa" da Millesimo in poi è stata questa: Km totali: E pure il giorno dopo, anche se limitatamente al pomeri
In tremendo ritardo, ma il tempo è molto poco 😢😢😢 Foto con spiegazioni (a molto labile memoria): Viaggio di andata con pranzo forse in una stazione di servizio, forse altrove (ristorante dell'albergo?). Visita all'isola Maggiore, che merita tantissimo, anche per il viaggio in battello. Purtroppo ad ottobre i battelli per visitare l'altra isola, Isola Polvese, hanno finito la stagione. Peccato, parrebbe più interessante. Cena alla trattoria "il Maremmano" (che, come dice il nome, fa piatti toscani, principalmente taglieri). Ma, prima di tutto, due passi per Passignano. All'isola conosco un vecchio motociclista romano, che aveva appena cambiato la sua rombante moto per una nuova Honda CB500X (la ADV da mezzo litro). Decidiamo di rivederci la sera al ristorante, e scegliamo la Trattoria del Pescatore, che fa piatti a base di pesce di lago. Peccato che quel ristorante era totalmente prenotato fino a fine mese!!! Tra l'altro: 1) non ci siamo dati un orario
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