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Visualizzazione dei post da marzo, 2013

Una buona tazza di the - la materia prima

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Iniziamo da un presupposto imprescindibile: quando si parla di the, tea, te o come cavolo preferite scriverlo, non si discetta del prodotto in bustina. Non che non ve ne siano di validi, anzi, ma il loro uso si limita alla veloce preparazione di una base per un dissetante the freddo estivo e nulla più. No, il vero the è quello preparato con le foglie messe in infusione, dentro apposito colino, in una teiera di acqua calda non bollita. Ma che the scegliere? Perché, non nascondiamoci dietro una pagliuzza utilizzata per smacchiare un giaguaro che passava per caso, è quello il vero problema. Personalmente divido il the per usi: "mattiniero" (anche se io non lo uso a colazione), pertanto un the forte, con un gusto deciso serale (o pre dormita), dove preferisco un gusto avvolgente e morbido, suadente ed esotico. Il primo è sicuramente un bel the nero, possibilmente un Lapsang Souchong (la versione destinata al consumo interno è preferibile a quella, grossolana, destinata all'

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(grazie ad AnnaCBR600 per averla tweetata)

ilsanlorenzo

Questa recensione mi frulla in testa da una settimana, e questo mio ritardo è il motivo per il quale, salvo rari casi, non vado mai fuori a cena qui dove abito: molto spesso la legnata, la stroncatura, è d'obbligo. E come fai a scriverla se conosci il cuoco o il gestore o ambedue? Orbene, dopo una settimana durante la quale ho lasciato a macerare le macerie del mio animo, eccoci a parlare del ristorante Il San Lorenzo . Visualizzazione ingrandita della mappa Il gestore è persona si anziana ma dalle ottime capacità, ha sempre gestito con bravura e ottimi risultati, sia finanziari che culinari, diversi ristoranti cittadini che ormai erano alla frutta. La gestione precedente de Il san Lorenzo era ottima, con pesce molto fresco, ma essendo amico del gestore non ci sono mai andato (con mio evidente imbarazzo nel dire di no). La prima cosa che mi ha colpito sono state le tante segnalazioni su TripAdvisor : non sono un fautore del cosiddetto "sharing review" o "mass revi